…PER VOLERMI PIU’ BENE! [La fotografia dello ‘star bene‘]

LA MIA SCELTA DI VITA…PER VOLERMI PIU’ BENE! [La fotografia dello “star bene”… che fa star bene]

di Elisa Heusch

Per questo mese di dicembre, a ridosso delle festività natalizie, e dopo il tema di novembre incentrato sulla ‘solidarietà’, abbiamo convogliato le nostre energie della Redazione Online sulla tematica del ‘volersi bene’, che mai dovrebbe essere messo in discussione ma che allo stesso tempo non è poi così scontato nella vita quotidiana che ci mette sempre alla prova!

Questa volta, visto il tema così intimo e personale, ho deciso di parlare un po’ di me stessa, dell’attività che mi riguarda, e che ho finalmente scelto senza riserve, ascoltando una mia vocazione e il mio voler stare davvero bene…senza più farmi condizionare dagli altri, e senza far predominare le mie paure.

Senza raccontare tutta la storia della mia vita o di ogni scelta precedente poco azzeccata o mal ponderata per me stessa – che sarebbe un discorso troppo lungo e vi annoierebbe – vado al punto raccontando almeno in parte i due ambiti che maggiormente mi appassionano di quella che è la mia professione da fotografa freelance, ovvero il settore del ‘Wedding’ e della ‘Food photography’, sicuramente parecchio diversi, ma che affronto con lo stesso trasporto…che si potrebbe definire anche molto “di pancia”, di sentimento, con un voler rimandare – nell’augurio di riuscirci davvero il più possibile – le emozioni che io stessa provo.

Si tratta di gioia, di convivialità, di empatia, di benessere condiviso…

O se vogliamo anche di cogliere “il bello” che si presenta a me senza troppi fronzoli!

Partirò dall’ambito della fotografia di matrimonio, alla quale mi sto dedicando in maniera seria (o se preferite professionale) da circa quattro anni, dopo essermi diplomata con un corso annuale in Fotografia e Arti Visive presso l’APAB di Firenze, e nella quale mi piacerebbe convogliare ancora maggiori energie, organizzazione ed anche contatti o relazioni.

Penso che senza dubbio il fascino verso questo settore sia nato in me proprio dal fatto che nei miei sogni di bambina e di adolescente il matrimonio ‘romantico’, l’ho sempre contemplato!

Quella giornata ricca di pathos che si presume sia il coronamento formale – ma soprattutto partecipato – di un Amore con la A maiuscola; la celebrazione gioiosa di un legame profondo che tra due individui porti ad un arricchimento personale condiviso, e non certo ad un qualcosa di freddo o fatto tanto per fare.

(Di certo la vita può mettere chiunque davanti a degli imprevisti e le valutazioni di ciascuno possono cambiare strada facendo per i motivi più disparati, ma non mi dilungherò su questo, perché è di ben altro che sto parlando adesso.)

Ci tenevo ad approfondire il mio ‘sentire’ in relazione a questo perché sono più che convinta che, qualunque sia la professione della quale ci occupiamo, se non è interiorizzata o vissuta col cuore in una certa maniera, ciò lo si percepisce ed i risultati non saranno altrettanto soddisfacenti nella ‘resa dei conti’!

I matrimoni che ho raccontato in questi anni, ho cercato di raccontarli sulla scia delle emozioni che mi hanno suscitato, che vedevo pararmisi davanti agli occhi.

E, sinceramente, non soltanto nel caso di persone da me già conosciute – a vario livello di conoscenza più o meno approfondita – ma anche con persone che vedevo per la prima volta.

Ovvio che in quel caso sia un pochino più difficile trovare da subito la giusta empatia, ma si tratta sempre di immedesimarsi con coloro che sono i protagonisti di questa storia, si tratta di immergersi corpo e anima per una giornata (talvolta mezza) nelle vite altrui, scorrendo e lasciandosi trasportare insieme a loro in quello che potrei chiamare un “fluire magnetico”.

Ce ne sono di storie che mi ricordo e che potrei raccontare bene a parole, ma preferisco lasciare che siano alcune immagini a parlare al posto mio.

Storie di sguardi, di abbracci, di occhi lucidi, di felicità nella felicità.

Non soltanto dunque quelle pose un po’ obbligate che di certo non possono comunque mancare nell’arco del racconto di una giornata di matrimonio, ma anche molto altro: scene spontanee e particolari o dettagli a volte impercettibili perfino agli sposi stessi, che riguardando poi le immagini saranno in grado di viverli sulla propria pelle emozionandosi di nuovo.

Ed aggiungo che, per quanto i colori siano anch’essi necessari nell’arco del racconto globale – perché gli sposi logicamente si rivedono volentieri con i colori veritieri delle scene, degli allestimenti scelti, degli abiti di parenti e amici invitati, delle splendide location che fanno da contorno – io sono tuttavia decisamente un’amante del bianco e nero in maniera oserei dire quasi viscerale… e per questo motivo non potrei non inserire all’interno della cronologia del racconto stesso una buona dose di fotografie monocromatiche, con quei contrasti alquanto accentuati che toccano le mie corde, che rimandano a un qualcosa che potrebbe apparire ‘senza tempo’ e senza epoca…per me eterno appunto!

Per questo motivo ho deciso di indirizzare la selezione che inserisco qua sotto soltanto verso immagini in bianco e nero, per lasciare invece il colore alla seconda sezione di cui parlerò tra poco.

[Non mi metto a citare tutti gli straordinari fotografi con cui sto collaborando nei servizi di fotografia di nozze perché sono un numero sostanzioso e non vorrei scontentarne nessuno, sia tra i livornesi, che tra altre zone della Toscana!]

Per quanto riguarda l’ambito della fotografia “Food”, ovvero di piatti di cibi, spesso dalla spiccata ricerca estetica, e di eventi sempre di stampo culinario, la mia passione nell’occuparmene deriva senza ombra di dubbio dal gusto che ho per i piaceri della tavola, dal puro piacere che traggo dalle portate più svariate – a partire dalle più semplici fino alle più elaborate o di un certo livello – in abbinamento con un ‘buon bere’.

Se si pensa che nei primi anni della mia infanzia avevo un pessimo rapporto con il cibo, dato che non mangiavo quasi niente precludendomi moltissimi gusti e possibilità, e facendo disperare i miei genitori, sono la più concreta prova vivente che si può cambiare radicalmente strada facendo – magari gradualmente o meno drasticamente che nel mio caso – e che i panorami si possono estendere!

Non sono ancora una cuoca di chissà quale livello, soprattutto perché fino a non molto tempo fa ci pensava mia mamma a stare ai fornelli e io a svuotare i piatti con scarso apporto da parte mia, ma sto capendo che è bello imparare cose nuove, provare e sperimentare, ammirando soprattutto gli slanci artistici di altre persone che per la cucina hanno una vera e propria vocazione!

A tal proposito vi mostrerò gli scatti che ho realizzato proprio in questi giorni in occasione di una piacevolissima cena che si è tenuta a Montopoli Valdarno, per celebrare il tartufo bianco sanminiatese, ed anche altri prodotti del nostro territorio, grazie all’apprezzatissima collaborazione che sto portando avanti con una chef livornese molto brava, cioè Shamira Gatta.

Shamira Gatta

Aggiungo una piccola selezione di altre foto di piatti realizzati sempre da lei, in occasione di uno shooting per far conoscere Linea6, un’azienda di Roma che produce l’innovativa pasta senza carboidrati.

L’augurio è di poter intensificare anche questa branca di servizi fotografici perché mi appaga, e sono convinta che anche in questo caso ci sia bisogno di una certa sensibilità nello sguardo, nell’estetica e nel ‘sentire’…e sto cercando di applicare al meglio quello che sento appartenermi.

Cercherò anche di pubblicare maggiormente i risultati del mio lavoro, che a volte mi rendo conto non essere ancora visibili come sarebbe consono che fossero!

Ringrazio tutto lo staff de La Redazione per il sostegno e la fiducia che ogni volta mi rinnova, ed in particolare il direttore Tiziana Etna, che sempre mi sprona a mostrare all’esterno quello che faccio.

Alcuni miei lavori, più o meno recenti, sono visionabili sulla mia pagina Facebook:

https://www.facebook.com/elisaheuschphotography

oppure anche alla pagina Instagram: https://www.instagram.com/elisaheusch_photography/

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